martedì 16 novembre 2010

Storia della pianta di equiseto in medicina




Questa pianta è stata utilizzata a scopo terapeutico sin dall'antichità romana e greca ed il medico greco Claudio Galeno a fatto la prima registrazione del suo utilizzo, mentre l'erborista inglese del XVII secolo, Nicholas Culpepper ha utilizzato l’equiseto per il trattamento di ulcere, ferite, fratture ed infiammazioni della pelle.
Medicina ayurvedica, il nord aborigeno americano del diciannovesimo secolo, gli asiatici hanno usato l’equiseto.
L’equiseto,per l’alto contenuto in silice vegetale è diuretico, astringente e ha proprietà curative sulle ferite. È utile per migliorare la circolazione, così come per ringiovanire il tessuto connettivo - il fondamento della nostra pelle- e rigenerare le cellule della pelle.
Può essere usata per problemi di osteoporosi, fragilità delle unghie, perdita di capelli, artrosi, per l'accrescimento scheletrico degli adolescenti, la guarigione delle fratture e di tendinite.

L'alto contenuto di silice ha anche un effetto emolliente e levigante sulla pelle.

I bio minerali (manganese, magnesio, ferro e rame) contenuti sono necessari per la biosintesi di collagene ed elastina, mentre il silicio organico collegherà le fibre di collagene prodotte e così aiuta alla ricostruzione del tessuto connettivo.

E' consigliabile bere due tazze al giorno di decotto preparato facendo bollire in un recipiente scoperto un litro d'acqua e gr. 30 di equiseto per 30 minuti, in aternativa i principi attivi sono contenuti in GLO.

0 commenti:

Posta un commento

Lascia un tuo commento!



 

© Copyright by Beauty From The Inside Out | Template by BloggerTemplates | Blog Trick at Blog