Anche se “Sometimes it’s hard to be a woman”, il tempo sprecato nel dividere e misurare i difetti e le qualità, lo stiamo impegnando da adesso in poi, nel fare luce nei nostri pensieri offuscati dal via vai continuo di messaggi più o meno limitati per quanto riguarda il nostro "essere donna".
Per voi, donne che sbattete fuori dalla porta dell’anima una serie di comportamenti coatti che tendono a uniformarci alle richieste sociali del momento!
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Se oggi, sembra ancora difficile "essere donna", il perché sta nel periodo di transizione in cui ci troviamo a nuotare, sperando e riuscendo ovviamente di lasciarsi andare nella direzione scelta da te, da me, da noi. Ci sono ancora da una parte dei stereotipi che ormai non ci appartengono più, ma che si dimostrino duri a sciogliersi, e dall’altra pulsioni verso una donna nuova in cui è impossibile riconoscerci, innanzitutto perché rifletta un ideale creato a tavolino, come un pacco ben confezionato ma privo di personalità. Questo fino a quando riusciamo ad ottenere la consapevolezza e la conoscenza della nostra interiorità e dei nostri ritmi corporei e psicologici.
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