sabato 31 dicembre 2011

Amarsi in tutte le lingue del mondo...



Qualche giorno fa, mentre le temperature “estive” sprigionate dalla stufa stavano per liquefarmi il cervello ed i pensieri iniziarono a volare “brambura” verso il capodanno, fine di vecchi rituali ed inizio di nuove speranze in una lingua che potrei chiamarla predefinita, miscela dulce- amaruie di ita-r...-eng, Io cercavo di dare un senso ad una piccola storiella! Siccome anche di notte gli stessi pensieri mi facevano contorcere nel letto peggio del serpente che aveva incantato Eva ho pensato allora di scriverla qui, Like a happy ending after all, and a best New Year a tutte/i visitors!



Qualcuna/o potrebbe dire, ed allora!!! So, what!!! All’inizio avrei voluto scrivere un'altra storia (ops... erano due storielle nei miei pensieri) che poteva essere ridotta in questa piccola frase, molto forte ma molto reale Carpe the living shit out of the fucking Diem!!! Ma, siccome avrei potuto ferire qualcuna/o di ben preciso nella sua stupida “ignoranza” ho deciso di spronare fuori dal profondo Me, la saggezza est- europea che sta là a lievitare, a caldo, buio and etc...  by the way, est-europea per non dire sempre orientale!!! However, si tratta di una favola dove ciascuna/o di noi potrebbe dare alla fine la sua "morale"... well, well, well che inizi questa favola.
"Una vecchia donna appartenente a tutte le culture del mondo, tantooooooo ma tantoooo tempo fa aveva due brocche grandi, che pendevano dalle due estremità di un bastone, che egli portava sul collo. Una brocca a quanto pare era rotta, mentre l'altra era perfetta e sempre portava l’intera quantità di acqua alla vecchia signora. Alla fine della lunga strada che portava dalla sorgente a casa, la vecchia signora, l’acqua dalla brocca rotta arrivava solo a metà. Per due anni, accadeva questo tutti i giorni: la vecchia donna portava a casa solo una brocca e mezza d'acqua. Naturalmente, la bella brocca era orgogliosa dei suoi successi. Ma la povera brocca crepata si vergognava della sua imperfezione, e si sentiva così male perché non poteva fare l’intero lavoro per il quale era stata prevista! Dopo due anni di cosiddetto fallimento, come la brocca credeva, ha parlato con la sua vecchia donna un giorno vicino alla sorgente:“ Sento così tanta vergogna, perché questa crepa fa correre quasi tutta l’acqua sul sentiero di ritorno a casa" La vecchia donna sorrise e disse alla brocca cosi timida: "Hai notato che sul tuo lato della strada sono fiori, ma dall'altro lato no? Questo, perché sapevo il tuo difetto e cosi ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno mentre torniamo a casa, tu annaffi tutti i fiori che incontriamo sul sentiero. Da due anni raccolgo bellissimi fiori e decoro la casa con loro. Se tu carissima brocca non eri così, non ci sarebbero state queste bellezze per rinfrescare la casa ". Ognuna/o di noi ha il suo unico difetto. Ma le crepe ed i difetti fanno insieme la nostra vita in modo più interessante e ci ricompensano così tanto! Dobbiamo prendere ogni persona cosi com’è e di cercare ciò che è più buono in essa. Le crepe della brocca non significano la fine, ma una sfida per trovare in ognuno/a di noi le parte che ci danno valore!
Peace & Love, Serenità & Gioia, ecc...
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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo piccolo racconto mi ha riempito l'anima di gioia and i feel something magic in the air, perhaps i drank a little ... hahaha, oh yep!
Ionella

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